I primi di maggio sono stata, per la prima volta, a visitare il Sacrario di Redipuglia. Un luogo che, da storico, volevo certamente vedere, ma che mi incuteva un senso di ansia perché credevo che mi avrebbe fatto stare male. E’ un posto bellissimo, immerso nel verde friulano, denso di pace e di silenzio. Ho camminato in mezzo ai troppi nomi dei ragazzi che dormono lì, ho guardato con tristezza le due lapidi dei 60.000 militi senzanome, ho osservato le bocche delle trincee. Alle 17.00 ho ascoltato il silenzio, osservato i nuvoloni neri che si addensavano e preso un po’ di pioggia. Mi è piaciuto e sarei rimasta a lungo, senza angoscia, con serenità, in un luogo magico, che sembra essere fuori dal tempo e dallo spazio, un luogo di riposo eterno che ho sentito pieno di vita.