IL GRAN BALLO DEGLI IMMORTALI

Interessante, ma anche divertente l’incontro organizzato al Bagno Lidino per ricordare la nascita, nel 1929, proprio in quel luogo, del Premio Viareggio. Gli aneddoti di Adolfo Lippi sulla storia del Repaci sono stati al contempo affascinanti ed esilaranti e hanno avuto la magia di catapultare il pubblico in una Viareggio che non c’e più! Quella dei fasti della capitale turistica di alto livello, frequentata dalla nobiltà e dalla ricca borghesia europea, oltre che da quella intelligentia che ha traghettato la cultura italiana dal 19^ al 20^ secolo. D’Annunzio, Pirandello, Ungaretti, Buzzati, Tobino, oltre ovviamente a Repaci e al Maestro Puccini. Uomini e donne dei “gossip” di un’epoca volata via, da Edda Ciano, a Pavolini con Clara Calamai, a Balbo che planava con il mitico idrovolante e più tardi Togliatti, Mina e tutto il mondo della canzone… Un po’ di tristezza nel paragonare la città di allora, quando in passeggiata si andava soltanto eleganti a quella di adesso, dove si vedono (parola di Lippi) tatuati e gente in bermuda (questi ultimi sdoganati definitivamente dal Sindaco!). Per l’occasione è stato rielaborato il Foglio degli “Immortali” redatto all’epoca dallo stesso Repaci e dagli amici letterati, i quali si inventarono anche il “Ballo degli Immortali” i cui introiti dovevano servire a finanziare il Premio Viareggio che, ieri come oggi, soffriva di problemi di budget. Sulle belle rotonde viareggine doveva essere, ed era, allora, un evento di alta mondanità e di sfoggio di eleganza.
Riproposto ieri sera, nella storica sede del bagno Lidino, non ha certo avuto lo stesso fascino! Pochissimi gli avventori della pista da ballo e altrettanto poco numerosi gli astanti a godersi la vista delle danze!

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