A NIZZA SEGUENDO LA RONDINE

Dopo la tournée nipponica, e i concerti in Libia, un altro grande successo autunnale per la Fondazione Festival Pucciniano.

 

Al Teatro dell’Opera di Nizza è andata in scena la prima de La Rondine, una co-produzione italo-francese diretta dal Maestro Alberto Veronesi, Direttore Musicale stabile della Fondazione.

 

Une grande soiré, con un pubblico d’eccellenza, nel maestoso teatro di quella Costa Azzurra protagonista della partitura del Maestro.

 

Un sodalizio ben riuscito quello con il Teatro di Nizza che consolideremo la prossima estate con l’allestimento di un’altra produzione congiunta,  Manon Lescaut,  che andrà in scena a Torre del Lago e, in autunno, nell’altrettanto  prestigioso teatro nizzardo.


Nizza all’Opera “La Rondine”- 5 Dicembre 2008

“La Rondine”- Nizza 5 Dicembre 2008

MIA MOZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE SULLE MODIFICHE ALLA SCUOLA

MOZIONE

PRESA DI POSIZIONE DELLA REGIONE TOSCANA E DELL’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE SULLE INIZIATIVE DEL GOVERNO BERLUSCONI IN MATERIA DI ISTRUZIONE

Presento questa mozione a nome dei gruppi di Forza Italia e Alleanza Nazionale Verso il Popolo della Libertà.

La mozione, ormai un po’ sorpassata, muove dalla presa di posizione della Regione Toscana e dell’Assessore regionale all’Istruzione relativamente alle iniziative del Governo in materia di scuola e università, che hanno posto la Giunta regionale toscana non nella posizione di interlocutore istituzionale, quale deve essere, bensì come mero attore di parte.

Siamo fermamente convinti che la scuola italiana necessiti di grandi riforme, il percorso iniziato dal Ministro Gelmini va nella direzione, di cui si sentiva da anni la necessità, di una riorganizzazione in senso meritocratico dell’intero sistema della pubblica istruzione, oltre che verso una razionalizzazione dei costi di un organismo gigantesco quale è quello della scuola e dell’università. Razionalizzare i costi non vuol dire solo e semplicemente licenziare, come la sinistra ama far credere, significa ridistribuire risorse imponenti con criteri di attenzione volti anche allo studente e alle famiglie e non solo al lavoratore scuola. Il 97% della spesa per l’istruzione è assorbita dai costi per il personale, mentre l’edilizia scolastica, l’innovazione tecnologica e la sicurezza degli ambienti non impegnano neppure l’1% delle risorse. E’ chiaro che in tutto questo che c’è qualcosa che non va. Ciascuno di noi deve accettare che in una fase di grave recessione economica, in un Paese dove i soldi non ci sono, i tagli, anche all’istruzione, siano irrinunciabili, possibilmente senza andare a ledere la qualità dell’insegnamento, una qualità che non scaturisce però dal soprannumero degli impiegati nel settore scuola, siano essi docenti o personale ATA, ma da una riorganizzazione dell’intero comparto. Vi assicuro, e ve lo dice chi nella scuola ci vive quotidianamente, che la differenza qualitativa non dipende da tre o quattro studenti in più in aula rispetto alla media attuale, che fra l’altro è la più alta d’Europa, con esuberi del personale docente e ATA, dipende bensì dalla preparazione e dalla capacità dell’insegnante, un professore incompetente non riuscirà a far apprendere niente neppure a classi di dieci ragazzi. Quel docente nella scuola non ci dovrebbe neanche stare. Al contrario un insegnante che fa bene il proprio lavoro deve essere incentivato e premiato, sia in termini economici, sia potendo contare su una progressione di carriera per merito.

Il merito, che brutto termine, tanto aborrito dalla sinistra, sul quale ha costruito le sue contestazioni, non solo nel ’68, ma anche di recente, fomentando le piazze.

Al contrario riteniamo che questa “brutta parola” sia una grande innovazione del decreto Gelmini, voler reintrodurre criteri di merito e di rigore nell’insegnamento è semplicemente un principio di buon senso che giova a tutti e migliora la società del futuro. Una società che dovrà essere costruita da quei giovani ai quali i partiti di centro sinistra si rivolgono allo scopo di indottrinarli ai fini della propria azione politica e ai quali noi, invece, vogliamo insegnare a leggere la realtà in modo autonomo e razionale, perché hanno diritto a maturare una propria criticità e a rielaborare in modo personale l’esistente, invece di essere strumentalizzati da un’ideologia che cerca di tenerli avvinti a sé con slogan vecchi e banali. I ragazzi, soggetti in divenire, sono facilmente preda delle mistificazioni, soprattutto quando le menzogne sono talmente roboanti e ripetute all’infinito, con grandi frasi ad effetto ben confezionate tanto da trasformarle, alla fine, in verità generalmente accettabili. Dispiace vedere che non solo i giovani, ma anche genitori e insegnanti, sono vittime di questo conformismo che li porta a credersi protagonisti quando in realtà altro non rappresentano che marionette nelle mani di gruppi politici organizzati, nonché di partiti che, probabilmente, vivendo un vuoto di idee e di identità, sono incapaci di avanzare proposte alternative e costruttive e non sanno esprimersi se non sollecitando le masse alla rivolta. Una rivolta per cosa poi? Quali sono poi questi grandi “peccati” del decreto Gelmini:

Il voto in condotta: è fondamentale per una crescita corretta di ogni ragazzo, ci lamentiamo dei fenomeni di bullismo, i ragazzi nell’età della crescita non hanno solo bisogno di essere capiti e ascoltati, ma anche indirizzati e per questo ci vuole un minimo di rigore.

Il maestro prevalente: la scuola elementare italiana in passato era apprezzata nella comparazione europea perché licenziava studenti validi, adesso non lo è più. Siamo certi che la dispersione realizzata dal trittico di maestri abbia apportato un beneficio?

Il ripristino dei voti: per fortuna, i ragazzi escono da scuola a fine anno senza capire precisamente come è andata, giudizi asettici, tutti uguali, fatti con formulari prestampati, che alla fine non dicono niente, non sono un vantaggio né per la famiglia, né per il discente. Un 4 è un 4, tutti ne comprendono il contenuto in termini di andamento scolastico, così come un 8 è un 8.

L’orario ridotto: l’orario non sarà ridotto, ma flessibile, per venire incontro alle esigenze delle famiglie che vogliono lasciare i figli a scuola per il tempo pieno, che verrà potenziato, ma dando anche l’opportunità a chi non lo desidera di dare al proprio figlio il tempo per uno studio personale a casa, necessario per stimolare il metodo. Del resto le scuole devono essere luogo di apprendimento e non un parcheggio per i figli.

Che dire poi delle classi differenziate, su questo tema la sinistra è andata a nozze, tacciandoci di razzisti. Le classi diversificate sono un bene in primis per quegli studenti che arrivano e ancora non conoscono la lingua e stanno in classe ignari di tutto quanto accade loro intorno. Un periodo di alfabetizzazione con gli altri studenti stranieri è indispensabile per poterli inserire a tutti gli effetti nella classe e per renderli in grado di apprendere i contenuti curricolari, evitando di far perdere loro un anno di scuola.

I licenziamenti: nessuno sarà licenziato, saranno razionalizzati i costi del personale incidendo sui supplenti. Ogni anno nelle scuole girano una pletora di precari, assunti a tempo determinato che, hanno tutto il diritto di lavorare, ma altrettanto hanno il diritto a una sistemazione dignitosa, esistono precari da venti anni, questo in uno stato civile è inaccettabile.

Infine l’Università: adesso in piazza tutti la difendono, ma è malata, malata di privilegi, di baronie, di sprechi inauditi, ma soprattutto squalificata, la sua funzione formativa è ormai screditata in quanto non produce più studenti di qualità, né funziona da cinghia di trasmissione con il mondo del lavoro. L’Università deve disporre di risorse adeguate per l’innovazione e la ricerca, risorse che però devono essere impiegate razionalmente.

TUTTO CIO’ PREMESSO CON QUESTA MOZIONE

CHIEDIAMO

oltre al venir meno delle mistificazioni e della confusione generale che la sinistra crea ad arte intorno al decreto Gelmini

che dal Consiglio Comunale di Pistoia venga una sensibilizzazione alla Giunta Regionale Toscana, affinché non sposti il dibattito e lo scontro politico, inerente alla riforma Gelmini, all’interno delle scuole, insinuandolo in modo strumentale e ideologico fra studenti, insegnanti e genitori, ma lo mantenga in modo responsabile al di fuori dei luoghi deputati alla formazione e istruzione delle giovani generazioni.
che la Giunta Regionale venga invitata da questo Consiglio a collaborare in modo costruttivo con il Governo, in questo momento importante di riforme e di transizione, senza fomentare la discordia e creare artefatti allarmismi.
che la Giunta Regionale venga sollecitata a un impegno fattivo nel settore della formazione professionale, di diretta competenza della Regione, affinché si concretizzi in Toscana quel percorso scuola-lavoro, ormai improcrastinabile e necessario per un corretto e opportuno inserimento dei giovani nel panorama lavorativo regionale.

CONS. FRANCESCA BARDELLI

Forza Italia-Verso il Popolo della Libertà

GIOCANDO CON LA MODA PER BENEFICENZA

Anche quest’anno abbiamo giocato con la moda e abbiamo raccolto un po’ di soldini per l’Associazione Oltre l’Orizzonte che si occupa di sofferenza psichica. La cornice di questa edizione l’ha fornita lo Show Room della ditta Vannucci Piante,  la regia è stata, come sempre,  a cura dei fratelli Mazzei, l’organizzazione della Confartigianato. Federica Mabellini è stata l’anima perfetta della serata, le ditte di abbigliamento, accessori, trucco e parrucco, hanno dato il meglio e noi, come ogni anno, ci abbiamo messo del nostro, ma, soprattutto, ci siamo divertiti. Eravamo in molti ed è sempre  piacevole e rassicurante sapere che rispondiamo ogni volta numerosi  a iniziative utili e positive come questa.

 

Ma veniamo al gossip: il più apprezzato del 2008 lo schermitore Gabriele Magni in un gessato con bombetta e bastone veramente anni ’20. Tutto ecologico il Consigliere Verde Lorenzo Lombardi che ha sfoggiato accessori rigorosamente in ecopelle! Verde, per il bell’abito indossato,  anche la Consigliera regionale Annamaria Celesti. Tenuta da cacciatore per il Consigliere Stefano Franceschi, molto  dandy invece l’oppositore (dagli scranni del Comune, s’intende) Alessandro Capecchi. Ineguagliabile la scarpetta nera e argento con punta pronunciata del collega Alberto Niccolai, che era tentato di imboscarla nella borsa della moglie e portarsela a casa, tanto se la vedeva adatta! Guanto sovradimensionato per Chiara Innocenti del Consiglio provinciale e camicina con riga viola graditissima per il caporedattore de La Nazione Piero Ceccatelli. Borsa trendy invece per il giornalista Patrizio Ceccarelli che, dopo aver rotto il ghiaccio lo scorso anno, è apparso in passerella veramente preparato! Anche l’assessore Tuci ha calcato la pedana con la sicurezza del modello ormai esperto. Bellissimi e impostati gli “sposini”, non più di primo pelo, con completi super lucidi e guarniti di brillanti: l’imprenditore Andrea Pratesi, un abitué, è sempre affascinante e non delude mai, ma anche Massimo Donnini e  Patrizio Zini, Presidente e Segretario di Confartigianato,  hanno regalato classe e savoir faire, che dire poi del Presidentissimo della Camera di Commercio Rinaldo Incerpi che, seppur timoroso di non ricordare il passo giusto, quello che più si confà a uno sposo, alla fine sembrava vero! L’ho già fatto, ha confessato! Per quanto mi riguarda, ho trovato nel Consigliere Roberto Benedetti un eccellente cavaliere, con il quale abbiamo realizzato una gran coppia in perfetto stile PdL. Ringrazio Claid che mi ha fornito un bellissimo abito e che, dopo due edizioni nelle quali  il lato B era un po’ troppo scoperto, quest’anno mi ha abbigliata casta come una zia!
Giocando con la moda.Vip in passerella VI edizione. Vivai Vannucci - 30 Novembre 2008

Dietro le quinte di “Giocando con la moda.Vip in passerella” VI Edizione. Vivai Vannucci-30 Novembre 2008

CI SENTIAMO FRA QUALCHE GIORNO

In occasione del 150 anniversario della nascita del Maestro Giacomo Puccini, la Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago organizza, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo, la “Maratona Pucciniana” che si svolgerà nei giorni dal 28 ottobre al 5 novembre con il Patrocinio del Ministero degli Esteri, dei Beni Culturali e dell’Enit.
Un momento di scambio artistico e culturale che ha come finalità quella di far conoscere la Fondazione in una terra lontana, ma anche quella di attrarre, nel nome della lirica e di Puccini, nuovi flussi turistici verso la versilia e la Toscana. Con l’occasione consegneremo il Puccini International Award, la prestigiosa statuetta raffigurante il Maestro, a Shigeaky Saegusa, compositore e autore di Junior Butterfly, opera sequel di Madama Butterfly, rappresentata a Torre del Lago nel 2006.
Inoltre porteremo in tournée il concerto-spettacolo “Le donne di Puccini”, opera realizzata con artisti italiani e giapponesi e diretta dal Maestro Acquaviva, che verrà replicata per tutta la permanenza della troupe a Tokio.

BASTA CON LE MENZOGNE INACCETTABILI SULLA SCUOLA

Il Gruppo Consiliare Forza Italia/PDL di Pistoia, ha redatto un documento per dire basta alle mistificazioni.

In questi giorni la sinistra ha intensificato il suo attacco contro le misure introdotte dal Governo per cambiare la scuola, seminando paura e bugie. Un esempio eclatante è l’intervento dell’assessore Moroni.

Sulla riforma della scuola si stanno dicendo tante menzogne, come i licenziamenti del corpo docenti: una previsione allarmistica e pretestuosa, visto che al contrario, solo in Toscana, a partire dal prossimo anno ci saranno 60 sezioni in più per la scuola d’infanzia e 500 nuove assunzioni.

Ancora, si parla di soppressione del tempo pieno, cosa  assolutamente priva di fondamento visto che con l’introduzione del maestro prevalente e l’eliminazione delle compresenze ci sarà più personale a disposizione per incrementare il tempo pieno. Così le famiglie potranno scegliere se lasciare i figli 24, 27 o anche 40 ore a scuola. Non si capisce perché qualcuno dovrebbe opporsi alla libertà di scelta.

Non solo si mente (abolizione tempo pieno e bimbi a casa alle 12.30, riduzione insegnanti di sostegno, ecc.), ma addirittura  si attribuiscono al Governo intenzioni che non ha, come il licenziamento degli insegnanti, o lo smantellamento di certe scuole, o certi fantomatici tagli, e le si spacciano per realtà, al fine di terrorizzare le famiglie, per poi usarle per mobilitare la “tradizionale” massa di manovra composta dagli studenti delle superiori e delle università.

Si usa, dunque, la scuola come campo di battaglia politica.

Mai erano state dette tante cose fasulle per pura propaganda. Arrivare a coinvolgere i bambini non solo è indegno ma anche illecito.

I manifestanti ripetono pedissequamente ciò che gli viene impartito senza neppure, nella maggioranza dei casi, conoscere il testo del decreto Gelmini.

Si impedisce agli studenti di entrare a scuola. I professori incitano gli studenti allo sciopero e all’occupazione.

Strumentalizzare i ragazzi e le loro famiglie è vero e proprio atto di terrorismo psicologico da parte di docenti, sindacati e strutture di riferimento. Il Gruppo Forza Italia/PDL è indignato da questi comportamenti, che si possono configurare come reati, e intende chiedere un incontro con il Provveditore per chiarire i fatti incresciosi che si stanno verificando, riservandosi, nel caso in cui certi comportamenti dovessero continuare, di richiedere un’ispezione delle scuole di Pistoia da parte del Ministero della Pubblica Istruzione.

Inoltre, nei prossimi giorni, ci faremo carico di organizzare una “operazione verità”: un dibattito pubblico al quale inviteremo studenti e insegnanti, capi di istituti e operatori della scuola, dove cercheremo se non di convincere, perlomeno di chiarire, distinguendo ciò che è vero da ciò che è assolutamente inventato.

IL SINDACO BERTI: SPERIAMO VENGANO RIPRISTINATE LE CIRCOSCRIZIONI

Finalmente ce l’abbiamo fatta a eliminare almeno uno dei tanti sprechi della pubblica amministrazione e Berti se ne dispiace!

 

La legge prevede che i Comuni con meno di 100.000 abitanti dismettano non gli uffici circoscrizionali, utili ai cittadini in quanto facilitanti l’attività di disbrigo di alcune pratiche, ma i Consigli circoscrizionali.  Ovvero quelle assemblee elettive zonali composte ciascuna da 16 membri più un Presidente lautamente retribuito!

Discutendo ieri in Consiglio Comunale della gestione diciamo “particolare” delle Commissioni da parte di qualche Presidente, il Sindaco non solo non ha richiamato all’ordine, né ha fatto cenno alla necessità di eliminare subito le circoscrizioni invece di attendere le prossime consultazioni locali fra 4 anni, ma ha esordito dicendo che auspica che subentri presto una nuova legge dello Stato che faccia retro marcia  e ci continui a garantire l’onere dei Consigli Circoscrizionali.

Lode al Sindaco che si preoccupa per i suoi successori, visto che per il prossimo mandato non sarà più rieleggibile, saranno loro ad essere penalizzati dalla mancanza di poltrone retribuite disponibili  un po’ per tutti i partiti della coalizione di maggioranza, una coalizione tanto eterogenea e proporzionalmente tanto litigiosa da tenere buona con cariche e incarichi.

SINDACI SULL’ORLO DEL BARATRO

 

APPROVATA IERI IN COMUNE  A PISTOIA LA MANOVRA DI BILANCIO CON I VOTI FAVOREVOLI DI TUTTA LA MAGGIORANZA, CONTRARIA INVECE LA MINORANZA.

MENTRE BERTI LA SFANGA E RESTA IN SELLA, CASCA INTANTO IL SINDACO RAZZOLI DI MONTALE, CHE LA NOTTE SCORSA E’ STATO SFIDUCIATO DAL PROPRIO CONSIGLIO COMUNALE E DEPOSTO QUALE PRIMO CITTADINO.

SI APRE PER MONTALE LA FASE DEL COMMISSARIAMENTO.

E’ TEMPO DI ANDARE A CASA!

Come direbbe il mio Capogruppo “Sono alla canna del gas“. Anche su Super ATO la maggioranza non regge.

Baruffa ieri pomeriggio in Consiglio Comunale prima di arrivare alla decisione di rinviare l’approvazione  dell’entrata del Comune  nel nuovo ATO che comprende  le aree di Firenze, Prato e Pistoia.

Pdci, Rifondazione e Laico Riformisti non ci stanno ad avallare il provvedimento della Regione senza  porre emendamenti. Il provvedimento sembra però non essere modificabile, o si approva così com’è o ci commissariano tutti! C’è tempo fino al 30 di settembre e se per quel giorno il Sindaco non sarà riuscito a serrare le sue fila, avrà poco da stare allegro!

L’ATO è uno dei mille problemi che attanagliano questa maggioranza. La Giunta langue in condizioni pietose e ridicole. E se con qualche escamotage il Primo Cittadino rimarrà in sella, fra non molto altri nodi verranno al pettine.

Si provvederà a un rimpasto dell’esecutivo, andranno a casa Cristiano (forse già c’era), Moroni (Parmiggiani docet), Giovannini (che bene o male è responsabile di un bilancio spaventoso). La manovra salverà al Sindaco la poltrona, ma forse non la faccia.

Per di più ci sarà da approvare il bilancio e anche lì saranno dolori. 145.000 Euro di debiti fuori bilancio per la Mostra di Parmiggiani! Voglio vedere come farà l’Assessore Moroni a convincerci che è stata utile alla città! Soprattutto vista la scarsissima affluenza di pubblico!

IN UN POMERIGGIO GRIGIO DI FINE ESTATE RIPRENDONO I LAVORI NELLA SALA DEL GRANDONIO

Sono ripresi oggi i lavori del Consiglio Comunale dopo la pausa estiva. Niente fuochi d’artificio quest’anno, anzi clima sottotono e banco della Giunta per la maggior parte della giornata quasi completamente deserto.

Approvata all’unanimità la realizzazione della Farm Community  a Gello per la terapia e la riabilitazione di persone autistiche, rinviata invece la discussione sul PEEP  di via Sestini.

Anche il tempo era grigio e l’unica nota di colore ce l’ha regalata la camicia del Consigliere Lombardi, ovviamente esponente del gruppo Verdi-Arcobaleno su Pistoia.

PER SALVARE LE PROPRIE INDENNITA’ SINDACO E GIUNTA SACRIFICANO I CITTADINI

 

ACCOLGO CON PIACERE UN COMUNICATO DEL CAPOGRUPPO BARTOLOMEI SULLA GRAVE SITUAZIONE DI BILANCIO DEL COMUNE DI PISTOIA

 

Cara Francesca, grazie degli auguri che hai voluto mandarmi attraverso il tuo sito. Ti prego di ospitare sul tuo blog un intervento sul bilancio del Comune di Pistoia in replica all’assessore Giovannini. A presto.    Ale

 Caro Direttore, le dichiarazioni, al vostro giornale, dell’assessore Giovannini, a proposito della prevista manovra per affrontare i gravi problemi del bilancio del Comune di Pistoia, meritano apprezzamenti, tanto più da parte del centro destra. L’assessore, infatti, con onestà intellettuale, ha riconosciuto che, a causa e per merito delle nuove regole imposte da questo governo sui bilanci degli enti locali, il Comune di Pistoia sarà obbligato a  scelte e ad “atti di responsabilità”. In altri termini, prima delle decisioni del governo Berlusconi, al Comune di Pistoia si è operato con atti e scelte che se non erano del tutto irresponsabili, non erano comunque ispirate a questo criterio. Da oggi la Giunta dice di voler cambiare rotta: di voler assumere decisioni responsabili. Ne prendiamo atto con soddisfazione, ma le scelte ipotizzate ci convincono solo fino ad un certo punto. Prima fra tutte non ci convince la decisione di rinviare “sine die” i pagamenti dei fornitori. E’ una scelta che, oltre a mettere in grave difficoltà aziende, piccole società, professionisti, afferma un principio gravissimo. Così facendo, l’Amministrazione Comunale afferma che un  soggetto pubblico può non onorare i contratti, può non rispettare gli impegni assunti nei confronti dei fornitori, cioè di cittadini che hanno svolto regolarmente il loro lavoro. Noi lo riteniamo un atteggiamento grave e sbagliato, che dovrebbe far arrabbiare i tanti “cultori” e “maestri” di legalità che albergano nel centro-sinistra.

Voglio anche sottolineare che, a luglio, quando si fece una prima discussione sulla grave situazione in cui la Giunta Berti ha condotto il bilancio, non fu fatto alcun accenno alla scelta di non pagare i fornitori del Comune. Questa scelta ha preso forza solo dopo che il governo ha previsto di ridurre del 30% le indennità degli amministratori che non rispettano il patto di stabilità. Anche  per questa ragione continuo a pensare che la solerzia del Sindaco e della sua Giunta nell’affrontare i problemi del bilancio, dipendano, in buona parte, dal rischio di vedersi ridurre gli stipendi. Infatti, le difficoltà di bilancio sono chiare da molti anni, ed in tanti, e non solo dall’opposizione, le diciamo e denunciamo da tempo. Sarà un caso, ma si cerca di intervenire solo adesso, sotto la scure della riduzione delle indennità e lo si fa nel peggiore dei modi, rinviando i pagamenti ai tanti cittadini fornitori del Comune pur di potersi salvare il lauto stipendio mensile. Ma i cittadini per quanto tempo ancora continueranno a tacere?