Grazie a tutti per gli auguri e i festeggiamenti graditissimi.

Come nella miglior tradizione anche quest’anno la Befana a casa è arrivata. Due show per i bambini e uno per i più grandi. Comunque sempre amata e assai apprezzata!

Capodanno umbro. Una terra affascinante, con piccoli borghi suggestivi, una bellissima Perugia e le città del culto. Erano tantissimi anni che volevo tornare ad Assisi, la città del mio Santo e in questo 2016 giubilare mi ha fatto particolarmente piacere. Sono passata sotto la porta Santa e ho ammirato la bellezza della Basilica, stretta da un cordone di sicurezza che crea una certa inquietudine, ma che purtroppo è necessario in questo mondo di terrore e di paura.

Tanta è l’attesa e l’aspettativa per questa notte sempre un un po’ magica, tanta frenesia, decine di cene e conviviali di auguri, mille regali da comprare, commissioni da sbrigare, bilanci da tirare, bambini da rendere felici, famiglie da riunire. Crederci o non crederci Natale è sempre un punto fermo nella vita di tutti noi. Ogni cosa va chiusa prima delle feste per poterle vivere serenamente e ogni buon proposito parte solitamente da questi giorni a cavallo fra il Natale e l’Anno Nuovo, perché tutti, bene o male, qualcosa dal Natale ci aspettiamo, che sia sotto l’albero o nel destino! Con il cenone della Vigilia, il pranzo del 25 e lo scarto dei regali si consuma in un attimo tanto lavoro di preparazione, ma va bene così….. è l’attesa che ci piace, quella che ci fa ammirare il nostro bell’Albero e il Presepe, che fa languire i bimbi davanti ai doni ancora impacchettati e intoccabili, che ci fa correre a scegliere il regalo per ognuno nella speranza di aver trovato la cosa giusta…… C’è poi il Capodanno da organizzare e la Befana che chiude tutto e archivia una pagina in più nel libro dei ricordi! 

All’ultimo tuffo, ma ce l’ho fatta. Il 27 ottobre ho visitato Expo. Non ero molto interessata, però mi dispiaceva perdermelo. Ad oggi sono molto felice di essere andata perché ho visto un’esposizione universale diversa da come la immaginavo e, a dire il vero, molto migliore. L’aria che si respira nel Decumano è gioiosa, ma soprattutto civile e ordinata. Una realtà pienissima di gente dove ci si nuove senza problemi, dove le file sono lunghe, ma le persone sono corrette, dove non ci sono bancarelle e venditori di ricordini e cianfrusaglie, ma solo cose da vedere di tante realtà diverse, dove non c’è gente che urla, che spintona, che protesta, ma un incontro di razze che non ricorda l’idea dell’invasione che invece regna fuori, dove l’albero della vita è uno spettacolo un po’ deludente, ma che tutti apprezzano ammirandolo a bocca aperta, dove il lavoro architettonico è meraviglioso e dove ciascun paese ha portato la propria inventiva, dove anche i servizi igienici, malgrado i milioni di visitatori, sono più che accettabili. Ho desiderato che il mondo fuori fosse così e che la nostra Italia fosse un crocevia di popoli e di razze, in grado di interagire in modo sereno, non violento, non aggressivo, ma gioioso, pulito, educato e corretto e ho desiderato respirare l’aria e farmi avvolgere dall’atmosfera che ho percepito  all’incrocio del Cardo con il Decumano.

Mi ero ripromessa spesso di visitare le cave di marmo di Carrara, ma non era mai venuta l’occasione. Finalmente ci sono stata e l’esperienza mi è molto piaciuta. Interessante il museo con i ricordi che riportano alla vita faticosa e terribile dei cavatori, suggestive e curiose le loro scarne casette, ma soprattutto impressionanti le cattedrali di marmo interne alla montagna.  Nel cuore delle Apuane immensi spazi squadrati ritagliati nel marmo bianco, in quel marmo che lo stesso Michelangelo venne a scegliere sul posto per scolpire la sua Pietà.

Grazie a Renzo Bardelli che quest’anno mi ha voluta premiare fra le Eccellenze pistoiesi nella 31° edizione del Memorial. Continuerò a lavorare e a impegnarmi in quelli che sono gli ambiti di interesse nella mia vita: l’insegnamento, l’associazionismo, gli enti culturali, gli studi storici, il mondo della moda e (forse) nella politica, per meritare il riconoscimento.