Brontolava, ci sgridava per richiamarci all’ordine, poi faceva una battuta, sempre con il suo fare serio e riportava l’allegria e la motivazione nel gruppo. Era il nostro Presidente e noi eravamo i suoi “ragazzi”, con i quali si arrabbiava, rideva, condivideva ansie e soddisfazioni per il lavoro che tutti insieme, con passione, portavamo avanti da oltre tre anni. Cuoriamoci Onlus si era strutturata intorno a lui, intorno alla sua figura professionale e alla sua statura di uomo e di volontario. Era il nostro capofila, ci spronava a darci da fare, si arrabbiava se un progetto non andava in porto o se si prospettavano tempi troppo lunghi di attuazione. Il suo desiderio era vedere Pistoia con un defibrillatore a ogni angolo di strada e in ogni luogo pubblico. “Devono essere diffusi ovunque come gli estintori” era solito ripetere! A primavera aveva lasciato la Presidenza e noi avevamo cominciato a camminare da soli, ma non aveva dimenticato Cuoriamoci e anche nel momento in cui se n’è andato si è preoccupato della sua Associazione, chiedendo alla famiglia che non fossero predisposti fiori, ma donazioni a favore di Cuoriamoci, che tanto lo aveva fatto dannare, ma che trovava sempre spazio nel suo cuore.
Ciao Umberto, per noi sarai sempre il PRESIDENTE.
Era una grande fonte di intelligenza, un grande cuore che rimpiangeremo, a lui ed alla sua tanto cara figlia dobbiamo il marchio di Cuoriamoci che cercheremo di portare fuori da ogni confine invalicabile; lo ricorderò come un uomo di grande stile, anche quando brontolava e fumava, la nostra discordia ci teneva vicini, perché per me è stato davvero un professore, in tutti i sensi.
Ricordo che l’ho cercato perché era l’unico che credeva a questa impossibile missione, che grazie a lui si è consolidata.
Ciao Umberto …. ci impegneremo perché te lo dobbiamo, ma soprattutto perché non vada perduto quello che hai seminato e ci hai insegnato.
Complimenti per il lavoro dell’associazione cuoriamoci.
Sandro