Bandiere ammainate e strette nel laccio nero, gonfalone del Grifone issato a fianco dell’altare, colori del Rione a illuminare le navate di Sant’Andrea. Si è svolto così, oggi pomeriggio, il saluto a Marco Gasperini, morto improvvisamente e ancora troppo giovane, troppo per lasciare orfani non solo i due figli, ma tutti i ragazzi biancorossi che in lacrime hanno invaso la Chiesa con i simboli di quel Grifone del quale Marco era Presidente e anima. Sul sagrato l’omaggio dei gonfaloni rivali e amici di Drago, Leone e Cervo. Tanta folla a salutare un protagonista della città che tutti ricorderanno.
Lo avevo sentito pochi giorni fa in uno scambio di post su Facebook, nei quali ricordava la sua gioventù nel Rione di Porta al Borgo e mi chiedeva di salutare i miei genitori. Non scorderò mai quel messaggio che oggi in Chiesa mi tornava continuamente alla mente e che è difficile pensare che sia stato l’ultimo.