Sarebbe stata una MOSTRA DI ARMI ANTICHE, allestita con pregiatissimi pezzi d’arte risalenti anche al Cinquecento e provenienti da varie collezioni e musei d’Italia e del mondo, opera pazienta di maestri artigiani e cesellatori. Sarebbe stata una bella occasione per Pistoia. Ma non si fa! Al Comune non interessa! Dopo aver tergiversato per mesi, non ha reso disponibili le Sale Affrescate del Palazzo di Giano. La Mostra non costava niente, non avrebbe assorbito un solo Euro dalle casse del Comune, anzi poteva portare qualche introito da eventuali biglietti. Ovviamente la rassegna, di pregio storico e artistico, oltre che strettamente attinente al nostro territorio, vista la provenienza pistoiese della maggior parte delle opere da esporre, ha suscitato immediatamente l’interesse di altri Comuni della Provincia che, seppur più piccoli, ne hanno compreso il valore e hanno dato sollecita disponibilità per accogliere l’evento. Ma a noi cosa importa! A Pistoia abbiamo i nostri mille mercatini di cianfrusaglie, le strade del centro così spesso invase dalle bancarelle, i residenti sovente sacrificati nei parcheggi per far posto alle ripetute iniziative “folkloristiche”. Fra poco poi arriverà anche il Blues con la sua tre giorni di proposte artigianali. ARTIGIANALI??? Ma li avete visti i banchetti del Blues? Quello sarebbe artigianato tipico e tradizionale? A me sembra banale mercanzia commerciale che si trova su tutte le bancarelle di qualsiasi località turistica o meno, a cominciare dalla passeggiata di Viareggio.
Cara Francesca, che dire…che sono sempre i soliti…
Potevano dare le stanze…ancora meglio sarebbe stato se la mostra si fosse tenuta nella fortezza di S.Barbara…li avrebbe trovato la giusta collocazione…ma anche la fortezza, bellissima, è sempre chiusa…chissà perchè!
Ma a Pistoia, non possiamo fare niente…
Complimenti….al Comune…!
Sig. Lucumone vedo che conosce la realtà della città. Era proprio quello che auspica lei l’intento della mostra, ovvero fare una mostra temporanea in un luogo di buona visibilità come le sale affrescate e poi rendere la mostra permanente trasferendola alla Fortezza Santa Barbara, sua giusta collocazione, come anche lei sottolinea!
Ma sembra che tutto quanto è logico e auspicabile alla Giunta non piaccia!
Vorrei precisare che non tutta la Giunta la pensa in questo modo! Per correttezza devo dire che qualche Assessore ha mostrato un reale interesse per l’iniziativa, ma essendo di competenza dell’Assessorato alla Cultura chi doveva decidere non ne ha voluto sapere!
A genova cultura per il Comune significa dare soldi ad associazioni create x dare lavoro e fondi ai fannulloni di sinistra col kefiah ancora a 60 anni per allestire mostre o fesserie di piazza, con protagonisti giovani lobomotizzati che hanno come temi resistenza ecc,.
Il massimo, per l’appunto, è quando riescono a mettere di mezzo qualche negro a suonare due tamburi, spacciandola x cultura afrikana.
ahaha
volevo dire lobotomizzati
Esatto Adam, la cultura per la sinistra è esattamente questo!!!
Per di più si arrogano un diritto al monopolio culturale che non si sa da dove derivi loro. Quella superiorità intellettuale di cui si credono portatori e che piace loro ostentare, alla fine altro non è che il nulla di cui parli tu.
Vorrei apportare un contributo a questo dibattito in quanto impegnata direttamente e dal moli anni nel panorama della cultura pistoiese.
Lo sa Professoressa che alcuni artisti locali non avranno mai la possiilità di presentare le proprie opere negli spazi del Comune se non appartengono a un “gruppo” di fiducia del Sindaco e dei suoi collaboratori?
Non mi vergogno di dire cose che possono sembrare accuse forti, potrei dire altro ancora, se le fa piacere gliene parlerò volentieri.
Spero che pubblichi queste cose perchè non c’è altro modo per far sentire le voci dissonanti, a cominciare dai giornali che ti pubblicano solo se sei conosciuto.
Ringraziando per l’attenzione
cordiali saluti
Maria Grazia Pratesi
Vediamo cosa sarà quest’anno il blues, speriamo non il solito sudiciume di ubriachi e capelloni. ma si sa per qualcuno questi sono artisti!
Il mercatino artigianale del Blues ha ragione la Francesca è soprattutto l’occasione per i venditori ambulanti e abusivi di venire a stendere la mercanzia da per tutto.
Il problema è che l’Assessore è contenta, la multicultura, la solidarietà, tutte cazzate che servono alla sinistra per riempirsi la bocca.
Signora Pratesi sono lusingata che si sia rivolta a questo sito e la pubblico con vero piacere.
Sì sapevo di una situazione del genere, diffusa un po’ in tutte le arti. Ho di recente parlato con un pittore locale, noto e di valore, ma inviso all’Amministrazione, che mi ha raccontato le stesse cose che dice lei.
Ci sono anche un gruppo di attori pistoiesi che negli ultimi mesi hanno sollevato il problema degli spazi e della possibilità di esibirsi.
Ho in preparazione un’interpellanza sul futuro del Fabroni, vediamo quali sono gli obiettivi dell’Assessorato per quello spazio.
Mi farebbe piacere poter parlare con più dettaglio.
La mia mail è:
info@francescabardelli.it
La ringrazio per la testimonianza diretta che ha voluto darci.
A presto
Francesca.
Alessandro se penso al Blues mi viene l’ansia!
L’ho già detto più volte in Commissione Cultura, ho parlato con il Comandante dei Vigili Urbani, tutti garantiscono che quest’anno ci sarà più attenzione e i tre giorni scorreranno con meno problemi. Me lo auguro, ma non ci credo molto. La cosa positiva è sicuramente la riduzione del numero dei banchi. Ma rimane il problema che arriveranno tutti gli abusivi a stendere la merce in terra e, se come gli anni scorsi, la Polizia Municipale non li controllerà continueranno a fare i loro comodi.
Confido che Napolitano istruisca i suoi uomini come si deve!
Saranno aumentati anche i bagni chimici, onde evitare che la facciano tutti per la strada e davanti alle vetrine e ai portoni. Speriamo serva a qualcosa. Una bella multona a chiunque venga trovato a fare pipì per strada o a sporcare in qualsiasi modo, sarebbe, a mio avviso, un ottimo deterrente per il futuro!
Che dirti Francesca innanzitutto buon giorno, come al solito il conune di Pistoia va contro tutte quelle sono le tendenze dei comuni d’italia della mostra di armi non sene farà nulla! Non ho parole. Ma non ti preoccupare il blus si farà per la gioia di Tutti , con il suo relativo mercatino come si continuano a fare i relativi mercatini allo stadio in galleria nazionale ecc ecc. Volevo anche fare una considerazione con te ma tolta l’ici non è iniziata una campagna da parte comunale di multe per far cassa!!! Meditate gente meditate………a presto Vittorio
@ adam – forse volevi dire “nero” anzichè “negro”. Non è una sfumatura.
@ alessandro – con i luoghi comuni non si va da nessuna parte. I capelloni non esistono più dal 1972; quelli che vedi oggi al blues sono gli stessi che frequentano gli stadi, le università, le discoteche. Sono bravi ad adeguarsi alle situazioni ambientali ma nessun operatore economico ha mai rifiutato le loro carte di credito. Chi molesta o si ubriaca è una piccola minoranza, fisiologica quando un evento attira migliaia di persone. La multicultura è una cazzata solo per chi la teme o non sa cos’è.
@maria grazia pratesi – sì, è un problema vecchio, periodicamente fatto presente ma con scarsi risultati
@Francesca – Credo anch’io che una regolamentazione degli ambulanti sia necessaria. Quest’anno è stata presa una decisione forte, spero offra risultati positivi. Fatti passare l’ansia, il Festival blues, nonostante un programma musicale poco interessante (te lo dico da appassionato), attirerà tanta gente e trascinerà con sè i problemi di sempre, sopportabili con un minimo di tolleranza. Ti auguro buon lavoro e ti mando un caro saluto. Luca
Ciao Vittorio, sono qui che aspetto da quattro mesi di discutere in Consiglio un’interpellanza sulle multe. Proprio l’altro giorno il Sindaco mi diceva che la dobbiamo fare finita con questo abuso di terminologia che ci siamo inventati per far presa sull’opinione pubblica, come, appunto, il Comune che “fa cassa”.
Il problema è che continuano a pensare che la gente sia completamente stupidaaaaa!
Luca ma veramente sono luoghi comuni? perdonami ma a me sembra proprio una realtà. I capelloni non esistono più? Ma ci sei mai passato sulla Sala a qualsiasi ora del giorno? Quelli che bivaccano accanto a tutti i negozi a chiedere elemosina come li definisci?
E nei giorni del Blues ti assicuro che non solo si moltiplicano, si centuplicano!!!
la multicultura per me è un problema nella misura in cui la si impone a una popolazione senza l’adeguata garanzia che chi si deve integrare si adegui e accetti le regole di chi lo accoglie.
Comunque hai ragione l’ansia è meglio che mi passi, un po’ di tolleranza è necessaria. Mi auguro che quest’anno il tutto sia più ordinato e scorra nel modo migliore, malgrado il programma scarso del Festival.
Ciao Francesca.
Luca non ti rispondo neanche…….
…Posso dire delle cattiverie ?
Chissà perchè a leggere Berti fare quelle dichiarazioni sulle multe, si ha la stessa sensazione di ascoltare Berlusconi, quando, nelle sue dirette televisive, accusa la solita stampa comunista di diffondere certe notizie.
Ma andiamo avanti…Alessandro (a mio parere) si sbaglia (e di grosso) quando afferma che la multicultura e la solidarietà servono alla sinistra per riempirsi la bocca. Di fatto, sono servite a fare in modo che scomparissero (la sinistra radicale) dal Parlamento.
Siccome tra morti sul lavoro ed aziende che chiudono (o delocalizzano), gli operai e gli impiegati italiani, stanno scomparendo; gli stessi, non percepiscono più il loro datore di lavoro (o padrone come preferite) come “nemico”, ma, se al crollo del muro di Berlino ci sommiamo i nuovi paesi entrati a far parte della UE come la Romania, Polonia, etc.etc., se ne deduce, che, quei lavoratori, stanno subendo la concorrenza di altri tre miliardi (circa) di nuovi lavoratori che si sono riversati sul mercato occidentale e, che, a parità di mansioni, sono decisamente più competitivi (costano meno) di loro…ed è così che Bertinotti e company sono stati gentilmente stati mandati dove meritavano di andare.
Parlare di multicultura nei termini sollevati è come voler discutere sulla differenza che corre tra un cieco ed un non vedente. Non sarà che, i più dotti, la chiamano e la riconoscono come globalizzazione, se non addirittura… caos globalizzato ?
Luca (sempre a mio parere) commette un grave errore, in quanto si presuppone, che conosca solo la storia da noi (occidentali) scritta, perché è ai vincitori che si riconosce (sempre) il diritto di farlo, ma spesso, omettendo del tutto di parlare della sostanza. Ed è sullo stesso life-motive che i politici moderni si muovono e descrivono le situazioni, omettendo (volutamente) di parlare dei numeri e dei fatti (la sostanza), i quali, a differenza delle opinioni, descrivono in modo impietoso la realtà in cui viviamo…oltre ad inchiodarli nelle loro responsabilità.
A proposito di sostanze… a me non risulta che la cocaina e prodotti similari, vengano scambiati con le carte di credito !
Se così fosse, Pistoia, deterrebbe un primato mondiale ed invidiabile, in quanto, nel resto del mondo, quelle transazioni di denaro avvengono in “nero”.
…e del resto, il più grande “regalo” che si può fare alle varie mafie (oltre che ai servizi segreti di vari paesi) è quello di garantire lauti guadagni dal mercato illegale…come la prostituzione (vedi Montecatini e non solo), esattamente come negli anni 20, altri, favorirono Al Capone con il proibizionismo.
…Ve lo avevo detto che sarei stato cattivo !
Felice Giornata
Paolo puoi dire tutto quello che pensi!
Ciao Francesca.
@Francesca e Alessandro – Le parole sono importanti. I capelloni, come genere in sè, erano i fan dei gruppi beat degli anni ’60. Non esistono più, per un semplice dato anagrafico. Gli sbandati della Sala – a cui fate riferimento – sono brutti sporchi e cattivi, talvolta molestatori, ma identificarli come i frequentatori tipo del festival blues è un luogo comune. Come confondere il popolo rumeno con i rom, per dire.
@Paolo – l’ultima parte della tua analisi politica non è una cattiveria, ha un fondamento di verità. Il resto di ciò che hai scritto non lo capisco, ma forse sono stato poco chiaro io. Nessuno a Pistoia acquista sostanze illecite con le carte di credito, hai semplificato fraintendendo quello che volevo dire. La maggior parte del pubblico che arriva in città per il festival blues usa la carta di credito per pagarsi il viaggio, il soggiorno in albergo o agriturismo, il conto al ristorante. Informarsi è facile, domanda ai commercianti. Molte di queste persone indossano tshirt, portano i capelli lunghi e bevono birra, ma non bivaccano, rubano, scippano o si fanno di sostanze più o meno illegali. Certo, in mezzo a tanta gente ci sono anche coloro che cercano di approfittarsi della situazione: occore maggiore vigilanza, c’è più lavoro per le forze dell’ordine, ed è giusto essere inflessibili con chi delinque. Ed è doveroso sottolineare che alcuni cittadini subiscono disagi. Quando nel precedente intervento parlavo di soglia minima di tolleranza, intendevo questo. Sodoma e Gomorra, se esistono, stanno altrove, non qui. saluti e buona estate a tutti
Hai ragione Luca, effettivamente non si può generalizzare.
Luca,
Ho condensato forse un pò troppo i concetti, riparerò, anche se mentre scrivo, mi rendo conto di quanti argomenti hai toccato e tutti in una sola volta (bontà tua devo dire).
Premesso questo, che la manifestazione in oggetto (il Blues), sia occasione di scambi commerciali e rappresenti una fonte utile per l’economia locale, mi sembrava talmente scontato, che mi ha condotto ad evidenziare altri aspetti (droga) e, che, spesso (e chissà perché) non vengono mai presi in seria considerazione.
Oltretutto, se andiamo ad analizzare nei numeri (il giro della droga è stimato in Italia 300 miliardi di euro…più di quanto fattura ENI !!) e da un punto di vista meramente economico, quel business, è molto più redditizio (ed esente da tasse) di qualsiasi altro settore. Solo dopo potremo discutere sulle misure da adottare per contrastare il fenomeno, che, si può tranquillamente riconoscere in una “dorata” via (nel senso di rendita economica), che, dalle coste ioniche calabresi si estende in tutta l’Europa (che fortuna …non ci sono neppure più le barriere doganali ed i controlli tanto temuti !).
E se da una parte esportiamo cocaina più di quanto Eni distribuisca in energia, cosa importiamo dal resto d’ Europa ? …l’Eurispes, per il 2007 ha stimato un giro d’affari di circa 44 miliardi di euro dalla prostituzione e, che, a quanto sembra, trova e recluta le migliori lavoratrici del settore (non tutte) in quei paesi culturalmente diversi dai nostri, sia nei loro redditi procapite che negli standard di vita, a cui, noi italiani non siamo abituati, ma a cui ci dovremo(giocoforza)…abituare.
Ora, mi sarebbe veramente difficile descrivere o paragonare le bibliche Sodoma e Gomorra di quei tempi, in numeri, quindi, mi eviterò di farlo, lasciando questo compito ad altri migliori di me.
A me pare, ma potrei sbagliarmi …che i cittadini sembrano non trarre disagi da quelle attività (altrimenti non si spiegherebbero quelle cifre da capogiro), e che in parte tollerano benissimo (forse più di quanto ci si possa aspettare). Quello che non sono tollerati, sono i crimini ed il ladrocini a vario titolo… ma qui entriamo in un terreno più spigoloso, molto vasto e di diversa natura.
Perché… se da una parte, ci sono criminali o ladri di varie etnie o nazionalità (compreso ovviamente il made in Italy), che, come barbari razziano le nostre ricchezze (in molti casi già ridotte all’ osso), macchiandosi perfino di gravi reati ed i più efferati, dall’altra, abbiamo le forze dell’ ordine che sono le peggiori di tutta Europa… (ora apriti cielo si scatenerà un putiferio) e per rendersene conto, basta andarsi a leggere la quantità di crimini irrisolti, nonostante vi sia il maggiore rapporto di forze dell’ordine rispetto al numero degli abitanti (ovviamente parlo di dati nazionali).
Sai perché quelle forze dell’ ordine sono le peggiori d’Europa ? …perché il loro “padrone” o datore di lavoro è distratto, incapace e con buone probabilità anche corrotto …forse ancor più di quanto si possa immaginare nelle “tue” (“tue”, nel senso da te citate) Sodoma e Gomorra.
Dunque, prima di parlare di forze dell’ ordine (generalizzo sapendo che è ingeneroso per quelli che fanno il loro dovere) sarebbe bene ripensare le caserme (nel senso di riprogettarle), anche perché, l’enorme sforzo prodotto non riesce a contrastare (se non marginalmente) quello che si cerca di stroncare con scarsi risultati da molti anni. …E qui, mi verrebbe quasi-quasi da pensare, che, gli uomini migliori lavorano proprio per certe organizzazioni … lasciando agli altri, i palcoscenici minori (quelli della P.A.). Come dire… i migliori vengono “prestati” (o scelti) di volta in volta al crimine organizzato mondiale a secondo delle “operazioni” da svolgere.
Riguardo alla tolleranza, è indubbio che serva, ed in qualunque campo o settore si operi, ma, sono sostanzialmente convinto, che i cittadini non tollerano più (o molto meno) i loro disagi a causa di uno Stato latitante (con le sue istituzioni ed apparati inefficienti e molte volte incomprensibili), che, attraverso gli sperperi, i suoi lussi e favori agli amici degli amici, non fa altro, che, a prenderlo costantemente in giro, trascurando i problemi (o meglio dire facendo finta di curarsene)e,lo riduce, prima in povertà e poi successivamente alla miseria. Perché è di questo che stiamo parlando, e spiace dirlo, confermato da troppo tempo e da tutti i dati nazionali (che si presuppone siano la somma di quelli locali).
Ora, se andiamo a fare bene i conti, non sarà difficile accorgersi, che, i camorristi (si chiamano appunto così) quando applicano (od impongono) i loro “pizzi”, oltre a pretendere molto meno (rispetto a quanto i cittadini versano alla P.A. ), sono molto efficienti, proteggendo da qualsiasi pericolo, i loro “protetti” (anche a costo della vita) … perché, si presume, che un eventuale fallimento, o danni subiti al cliente, ne metterebbe a rischio anche la loro stessa percentuale di incasso.
Ed è così, che uno Stato (il protettore) dovrebbe garantire, al minimo sindacale richiesto, se non proprio tutti (non solo pagare a gogò senza ricevere pari servizi in cambio) alcuni diritti ai suoi abitanti e lavoratori (i protetti). E credo che risieda proprio in questa “professionalità” la differenza che contraddistingue gli “estortori” (o camorristi di bassa manovalanza) a quelli di alto rango e fama internazionale, esattamente come altre Nazioni spiccano in virtuosità rispetto a noi, o dei Comuni rispetto ad altri e così via-via.
Ed ecco sorgere spontanee alcune domande …non sarà questo, uno dei motivi, per cui molti cittadini fanno sempre più spesso uso a ritrovati spiriti di… indolenza ed intolleranza civica ?
Non sarà che la soglia minima di tolleranza è stata largamente superata da chi doveva (o dovrebbe) dare l’esempio (lo Stato Italiano e tutto l’ Andabaran )?
In altre parole… non è che è dallo Stato Italiano e dallo stato delle cose, che i cittadini si sentono maggiormente “violentati” e “traditi” ?
Concludo, siccome siamo prossimi ad una crisi trasversale, che colpirà le classi più deboli (già è in atto questo processo); non sarà anche il caso di iniziare a capire che la multicultura, intesa come è stata intesa, è una gran bella fregatura per popoli come il nostro (e nel sistema Europa in cui ci siamo ficcati), che, di fronte a colossi demografici come la Cina e l’ India, ma anche Brasile e Russia (il G4), oltre ai costumi in maschera, Budda e quant’altro, celano ricchezze immense e naturali (ecco la sostanza) che noi non abbiamo, e che loro, grazie alle lungimiranze di ritrovati moderni managers ci stanno facendo pagare a caro prezzo ( e non sono per niente stupidi come sembrano) ? …Non sarà che hanno rispolverato antichissimi “manoscritti” di guerra (a noi per di più sconosciuti) e che stanno mirabilmente mettendo in pratica ?
E spesso mi domando, come è possibile vendere prodotti costruiti in Italia ed in quantità (mi riferisco alle piccole e medie imprese), a chi, rispetto a noi, oltre a tasse praticamente inesistenti, ha salari decisamente più bassi dei nostri “schiavi” (circa 10 volte inferiori) ? …e siccome so già che non otterrò risposte valide; non sarà che la Romania, è entrata in Europa proprio per questo motivo (o fatta entrare) e… tempo 10 anni (massimo), ci avrà di gran lunga superato (dovuto in parte al nostro declino ed al loro sviluppo) ?
Ovviamente, non sono ne D’ Alema, ne nessun altro grande statista, e quindi, per me vale sempre la famosa regola, composta da tre parole magiche: spero di sbagliarmi. Diversamente, saremmo proprio messi male… per i prossimi 30/40 anni (nella migliore delle ipotesi).
E questo è il più grosso “crimine organizzato” che si potesse compiere e che, prima o poi, qualcuno dovrà pur rispondere: non dare le stesse possibilità che hanno avuto i nostri predecessori alle nostre generazioni future.
Ah… non volevo dirvelo e lo avrete capito da soli, ma, le “cattiverie” non erano del tutto … terminate.
Felice Giornata
Vi prego, scrivete sempre sul post più recente, altrimenti non vi leggono!!!!!!!
Ciao Franceeeeeeeeee